Non che sia necessario un incentivo, ma l’estate sprona se possibile a serrare l’uscio in ora sempre più avanzata. Che sia per fare chiacchiere sui minimi sistemi, che sia per bere pozioni magiche o che sia per scambiarsi affettuosi gesti d’amore (in gergo alcoholid si chiama “limonare”), d’estate chiediamo alla bocca il doppio del lavoro che già si sobbarca d’inverno. Le peregrinazioni tardonotturne si fanno da occasione abitudine, e meno male che qualche bartender di mondo ha a cuore la questione e tiene aperto fino alle ore a una sola cifra.
È per questo che nei mesi estivi sale esponenzialmente il numero di visite procapite post-mezzanotte a Piazza Santo Spirito, che già sarebbe dodici mesi all’anno ultima spiaggia per eccellenza delle notti fiorentine. Ed è al Pop Cafè che qui si può fare l’ultimo tuffo quotidiano nel mare distillato, poiché l’ora di chiusura coincide più o meno con l’ultima richiesta dei clienti. Poco più che un corridoio, il Pop trova nella piazza stessa la sua vera sala, in barba al nugolo di pakistani e cinesi che hanno aperto nei dintorni minimarket non ignorabili se a caccia di birra nazionale. La gente di piazza, comprendente in una parabola ogni fenotipo dal pissero al punkabbestia, ama accorata questo corridoio saturo di panchette di legno, con bancone longitudinale creato apposta per fare la fila, dove in realtà un vero barman è raro trovarlo. Ma qui ci sono nottambuli doc, che hanno rispetto della sete – di qualunque sete si parli – e che cercano sempre di accontentarti. Dopo una cert’ora meglio non chiedere long drinks, ma piuttosto abbondanti vodke lisce che di solito corrispondono a quanto dichiarato dall’etichetta dalle quale vengono versate. Qualche vino marcio capita, ma al Pop puoi farlo notare e senza esitazione ti viene rimpiazzato. Un posto non memorabile per chi è in cerca di un buon drink, certo, ma dove almeno insieme al resto non ti ci mettono insulti e sbuffi. Hai detto poco.
Il Pop è aperto anche di giorno, per un pranzo vegetariano di cui si parla un gran bene, e la domenica mattina per il brunch, sofisticato palliativo per gente che il sabato sera racconta di aver fatto faville quando in realtà è rimasta in pantofole davanti alla TV: se siete in grado di affrontarlo, potreste essere anche abbastanza lucidi da ammirare le piccole mostre di artisti giovani e autoctoni con le loro opere alle pareti. Unica conferma che posso dare a una voce alla quale mai avrei creduto, è che capita di trovare musica dal vivo al Pop, dopo l’aperitivo, con i musicisti impilati a castello di fronte all’oblò della cucina.
Massimo dei voti alla tenacia – sia dei gestori che dei clienti.
Pop Cafè
piazza santo spirito 18a/r, 50125 firenze
Ed è fresca di oggi la notizia, che “l’ultimo tuffo” nella night life fiorentina viene anticipato. A Santo Spirito (come in altre piazze della città) i locali saranno costretti a chiudere all’una, da oggi
vinz says:
ragazzi,
bella questa trovata..non posso che apprezzare il vs sforzo alcolico-artistico e spronarvi a dare il meglio di voi!
sono vincenzo (ero con voi a pelago e al conc di lou reed)
mi valutereste come collaboratore anche sporadico?
e prima di negarmi questo piacere tenete bene a mente che il mio supporto gastrico potrebbe arricchire il panorama italiano con quello extra europeo… del resto si sa..paese che vai, bevanda che trovi!
contattatemi, ne sarei lieto!
vinz