Che il vetro sia il materiale più usato per la conservazione del vino, pare sia la diretta conseguenza del fatto che il vetro è l’unico materiale che ne conserva intatte tutte le caratteristiche. Ne consegue che per ogni vino c’è una bottiglia forgiata per contenerlo.
E cosi’ abbiamo ad esempio la Bordolese: bottiglia originaria della regione d Bordeaux, di forma cilindrica e con il collo corto, elegante e razionale, di colore bianco per l’imbottigliamento di vini rosati o rossi che vanno consumati giovani e per i bianchi. Di colore ambra invece per quei vini pregiati da lungo invecchiamento.
La Borgognona: di forma conica, non regolare e panciuta, di colore verde.
La Renana: recipiente tradizionale, di forma elegante e affusolata, usata soprattutto dai vignaioli delle sponde del Reno, è destinata ad ospitare vini bianchi privi di tartrati e di sali che si depositano sul fondo.
La Champagnotta: tipica bottiglia da Champagne, normalmente usata anche per vini spumanti. La sua forma ricorda in parte quella delle bottiglie borgognone ma è assai più rigonfia nella parte centrale. Di colore verde scuro, a meno che non sia destinata ad ospitare un “blanc des blancs”, è fabbricata in vetro dei più resistenti.
La champagnotta è caratterizzata inoltre da un anello sporgente che circonda la base terminale del collo e che permette il fissaggio della gabbietta metallica.
Va inoltre detto che troviamo questa bottiglia in varie grandezze: quella da un quarto, quella da mezzo litro, la normale, per poi passare alla magnum (equivalente di due bottiglie), la double magnum detto anche Jéroboam e che corrisponde a 4 bottiglie, la Rhéoboam a 6, la Mathusalem a 8, la Salmanazar dalla capacità di 12 bottiglie e, in ultimo, la Nabucodonosor con la capacità di 20 bottiglie.
Scritto da Alessia Ciampi
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