Chi conosce Bologna, sa che questa città offre il meglio di sé dall’ora dell’aperitivo in poi, quando la voglia di rilassarsi sembra contagiare tutti: la gente riempie le stradine del centro, i baristi producono quantità industriali di spritz e affini, e sotto i portici si respira un’aria così friendly che facilmente l’aperitivo si trasforma in cena e dopo cena.
Insomma la Bologna by night sa dare molto, e ha secondo me una straordinaria virtù: quella di mostrarsi molto cordiale e aperta, anche agli occhi di chi ci mette piede per la prima volta.
Per parlare delle notti bolognesi, dovrei senz’altro cominciare da Via del Pratello, storica strada di osterie e bar, dove sono schierati una miriade di bar e locali di tutti i tipi. Ma il Pratello ha troppe storie l’una dentro l’altra, e non ce la farei mai in un solo post. Quindi, oltre a consigliarvi di passarci se andate a Bologna, rimando i più curiosi ad alcuni libri del mio amico Emidio Clementi (in uno ci sono anch’io in copertina!), come “Gara di resistenza” e “La notte del Pratello”.
Ed ora passiamo alla vera recensione, quella per il Bravo Caffè!
E’ un ristorante / caffè concerto molto frequentato che si trova in pieno centro, proprio a ridosso della zona universitaria.
A vederlo da fuori non promette benissimo, l’ingresso è un po’ anonimo, ma entrando la sensazione cambia rapidamente. Gli interni sono estremamente curati, dalla prima stanza con il bar si accede alla grande sala in fondo dove sono schierati i tavolini del ristorante. La sala ospita anche un piccolo palco su cui si esibiscono più volte a settimana moltissimi artisti (anche abbastanza noti), principalmente della scena jazz. Non mancano inoltre le sorprese, visto che l’anno scorso ci ha suonato niente meno che Abel Ferrara in persona (certamente più famoso come regista che come musicista, ma scusate se è poco).
Il Bravo è un locale particolarmente votato alla musica.
Mi ha molto colpito una cosa: sono entrato verso le 22.30 e avevo già cenato, non credevo mi avrebbero dato un tavolo in sala, proprio vicino al concerto, se non per cenare. Ho chiesto comunque (credendoci poco) e con mio grande stupore il cameriere ha annuito, ha rapidamente portato via i coperti e ci ha fatto accomodare. Ci ha poco dopo servito i drink (il mio era un Martini cocktail) accompagnati da stuzzichini vari.
Intendiamoci: non è stato il Martini del secolo, ma era comunque buono.
E poi, francamente: quanti sono i posti in cui è possibile sorseggiare un cocktail comodamente seduti e ascoltando un bel concerto jazz? Il tutto a un prezzo modicissimo (e senza ingresso) ?
Voglio dire: se ne conoscete molti altri, vi prego, fuori i nomi!
Bravo Caffè
Via Mascarella, 1 40126
info@bravocaffe.it
tel.: 051 266112
cell.: 333 5973089
A (non solo) scopo documentaristico, consiglio la visione del film Paris-Dabar, di Paolo Angelini, del 2003, in cui si segue un’allucinante maratona alcolica tra le strade del Pratello, oltre ovviamente al bellissimo La notte del Pratello di Emidio Clementi, per capire che “gradazione” ha questa strada di Bologna… lì non dovreste restare mai a secco.
Roberta says:
Io direi che sarebbe meglio seguirlo Paolo Angelini! Per sua stessa ammissione i suoi tour per i locali della “Bologna da bere” cominciano alle cinque del pomeriggio e finiscono quasi sempre a notte fonda da “Maurizio” in via guerrazzi (barettino sempre affollato, ma non bello ed elegante come il Bravo caffè!)